venerdì 19 dicembre 2008

Secondo (e ultimo) atto?

VILLAFRANCA | È andata in scena nella mattina di mercoledì 10 la seconda Conferenza di servizi indetta dalla Provincia di Torino per quanto riguarda la costruzione di una centrale termoelettrica alimentata a biomasse legnose sul territorio villafranchese. Dopo la prima Conferenza erano state numerose le richieste poste dai membri della commissione soprattutto per quanto riguardava il progetto preliminare presentato dalla ditta Comat con sede a Grugliasco. Alla riunione hanno partecipato oltre che all’Amministrazione, alla ditta interessata e al Comitato per la difesa della salute e dell’ambiente anche numerose associazioni tra cui Coldiretti, Confagricoltura, Arpa, Asl 10 e i rappresentanti dei comuni di Cardè e Moretta. «Per rispettare i parametri regionali sull’efficienza energetica – spiega il direttore generale della Comat Giuseppe Mosca – l’impianto è stato ridimensionato da una potenza di 5 megawatt a circa 3. Per il resto sono state sollevate alcune domande incentrate soprattutto alla rassicurazione di una filiera di approvvigionamento corta e sul discorso emissioni e ricadute sul territorio che sono state spiegate dal nostro consulente professor Onofrio del Politecnico di Torino. Siamo molto fiduciosi, ora tocca alla Provincia pronunciarsi e auspichiamo in una risposta positiva nei mesi di gennaio/febbraio». Non così sicuro sui tempi è invece il presidente del Comitato cittadino villafranchese Antonio Brone: «Mi auguro che ci sia una terza Conferenza di servizi, la Provincia non può prendere la decisione sulle cose fin qui presentate quando sono ancora saltate fuori numerose questioni poco chiare e dubbie. Inoltre l’impianto rispetta i limiti termici solamente se una grossa ditta di Villafranca accetterà di adeguare gli impianti a questo sistema di teleriscaldamento e fin’ora non ci sono che accordi informali».

Articolo apparso su la Gazzetta di Saluzzo del 18 dicembre 2008

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