martedì 5 agosto 2008
Tubi a sorpresa
Dalle rovine dell'antichità solitamente sono emersi grandi tesori, vecchi reperti che esaltano la magnificenza del tempo che fu. Dai recenti scavi per la realizzazione del nuovo manto per piazza Santo Stefano invece sono emersi tubi e scritte che non fanno che scaldare ulteriormente il clima in paese.
In un piccolo scavo a cielo aperto, rimasto scoperto solo per qualche ora, sono infatti venuti alla luce dei tubi appena interrati che recano sul fianco la dicitura «teleriscaldamento» In un attimo la voce in paese inizia a circolare, i numerosi iscritti al Comitato del “no” non parlano d'altro. La spiegazione arriva dall'ufficio tecnico: «È stata predisposta - commenta il responsabile dell'area tecnica comunale Paolo Toscano - tutta la tubazione per servire con il teleriscaldamento i locali parrocchiali, le abitazioni private sulla destra della piazza e in modo particolare il nuovo complesso commerciale che si sta formando tra i muri dell'ex-cottolengo».
Sembra che la ditta che propone la centrale a biomasse abbia contattato i residenti della zona per valutare la richiesta di un eventuale allacciamento, per quindi iniziare la posa dei tubi. «Inizialmente - precisa il sindaco Agostino Bottano - non erano in programma questi tubi, si sta preparando la variante che, con un po' di ribasso e alcune modifiche “in itinere” fanno rientrare i costi nello stanziamento iniziale. Indipendentemente che ci sia ancora la Comat o un'altra ditta, che la centrale si faccia o non si faccia era un controsenso realizzare la piazza nuova e un domani spaccarla completamente per interrare questi tubi».
Quantomeno sorpresi i gruppi di minoranza alla notizia: «Ci chiediamo come sia possibile - è il commento del consigliere Lorena Pansa - che una convenzione stipulata tra il Comune di Villafranca e la Comat che autorizza solamente l'iter-procedurale, possa diventare esecutiva al punto di iniziare la posa dei tubi. Ma soprattutto: chi pagherà queste spese, la Comat stessa o le tasche dei cittadini?»
Elio
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